Pannolini lavabili? Alcune considerazioni.

Con l’avvicinarsi della nascita della nostra prima Figlia, io e mio Marito ci siamo chiesti se per noi fosse una scelta giusta optare per i pannolini lavabili anziché per i classici “usa e getta”, ormai da tempo predominanti sul mercato italiano. Abbiamo considerato la questione sotto diversi aspetti: sanitario, economico, ecologico, pratico, etc. Assolutamente ignorante in materia, ho pian piano scoperto una sorta di mondo parallelo che non immaginavo…

Pannolini lavabili: ritorno al passato?

pannolini lavabiliMolti sono convinti che si tratti di una cosa superata; “…perchè tornare indietro di 50 anni quando il mercato offre un prodotto nuovo e pratico come il pannolino usa e getta?”

Innanzitutto alcuni miti da sfatare:

  • i pannolini lavabili non vanno lavati a mano, come facevano le nostre nonne! Dopo aver fatto cadere nel water le feci con l’ausilio di un pezzetto di carta igienica (dopo lo svezzamento le feci divengono più solide e si staccano facilmente dai pannolini, specie se in tessuto sintetico) o, nel peggiore dei casi, aver risciacquato rapidamente il pannolino sotto l’acqua (quando le feci sono liquide), il pannolino si lava in lavatrice a 40-60°C.
  • molti immaginano che quando si parla di pannolini lavabili si intendano i vecchi ciripà. In realtà oggi esistono sul mercato modelli molto diversi, dai vecchi ciripà (effettivamente meno pratici da far indossare ma ancora molto apprezzati da diverse mamme poiché in tessuto naturale e più adattabili ai bimbi molto piccoli in quanto ben sagomabili sul sederino) a tutta una serie di modelli differenti (con i loro pregi e difetti) tra cui i cosiddetti pocket e all-in-one, molto più simili al tipico pannolino usa e getta (sarà semplicissimo il loro utilizzo anche per nonni e papà!);
  • come già scritto, esistono numerosi modelli fra loro differenti, in grado di rispondere alle diverse esigenze (praticità, tempo di asciugatura, tessuto naturale o sintetico, modalità di chiusura con velcro o bottoni, a taglia unica, regolabili o in più taglie);
  • il pannolino lavabile in micropile, così come quelli in tessuti naturali quali il bamboo o il cotone, può essere usato anche d’estate senza che il bimbo sia a disagio per il caldo. Anzi, paradossalmente, il pannolino in micropile è maggiormente traspirante e sembra garantire una temperatura della cute minore di circa un grado centigrado rispetto all’usa e getta.

 Diversi sono i vantaggi dell’utilizzo dei pannolini lavabili:

  • Risparmio economico. Una delle maggiori spese per materiale di consumo che una famiglia deve affrontare quando arriva un bambino è proprio l’acquisto dei pannolini (soprattutto quando, come nel mio caso, il bimbo viene allattato al seno, i vestiti sono in gran parte regalati nuovi o usati, i giochi piovono a catinelle!). Utilizzando i pannolini lavabili si stima un abbattimento della spesa di almeno il 50% (compreso il costo di detersivi , energia elettrica e acqua) nel periodo che va dalla nascita all’abbandono del pannolino (risparmio variabile a seconda della marca di pannolini, usa e getta o lavabili, acquistati, in base all’età in cui sarà possibile rimuovere il pannolino, uso di detersivi più o meno costosi, etc.). Alcuni comuni italiani (ad oggi non sembrano essere numerosi) erogano degli incentivi o un parziale rimborso spese a chi sceglie i pannolini lavabili.
  • Salvaguardia dell’ambiente. Se gli effetti della produzione di sacchi e sacchi di rifiuti non sono subito tangibili… lo saranno per i nostri figli! Dalla nascita all’abbandono del pannolino, un bambino produce all’incirca una tonnellata di pannolini sporchi non biodegradabili che rilasciano nell’ambiente sostanze nocive. La quantità di rifiuti dovuti alla produzione in fabbrica dei pannolini lavabili e ai lavaggi sembra essere inferiore.
  • Postura delle gambe del bambino. Ancor’oggi alcuni pediatri sembra che consiglino ai piccoli affetti da displasia dell’anca l’uso di un doppio pannolino per tenere la gambe maggiormente divaricate e garantire una posizione più corretta dell’articolazione dell’anca. I pannolini lavabili, solitamente più ingombranti degli usa e getta mantengono naturalmente questa postura nel bambino. Ciò non ostacola i movimenti del bambino.
  • Precoce spannolinamento. Sembrerebbe che i bambini che indossano pannolini lavabili giungano più in fretta all’uso del vasino (probabilmente perché prendono maggiormente coscienza della sensazione di “cute umida”).

Inutile nascondere che non è tutto sempre facile…ci sono anche diversi svantaggi:

  • Lavaggio e asciugatura. Si risparmia tempo nel non dover uscire di frequente a comprare i pannolini e buttare il sacco dell’immondizia ma se ne spende per i lavaggi, per stendere e ritirare i pannolini. Con un kit di 20-25 pannolini sarà sufficiente una lavatrice ogni 2-3 gg. Per i meno schizzinosi si possono lavare assieme ad altra biancheria abbattendo ulteriormente i consumi (alla temperatura di 60 °C si riduce il rischio di trasmissione di talune infezioni). Per quel che riguarda l’asciugatura per chi non è provvisto di asciugatrice in casa può risultare una faccenda un po’ lunga soprattutto nelle zone settentrionali e nei periodi invernali. In questi casi sarebbe meglio optare per tipologie di pannolino che garantiscono un’asciugatura più rapida (es. Pocket, prefold+ mutandina)
  • A volte la vestibilità potrebbe non risultare perfetta (specialmente nei primi mesi di vita del bimbo se si utilizzano pannolini a taglia unica) causando perdite solitamente dal giro-coscia. Anche la marca, e ovviamente il modello scelto, influenzano la vestibilità. Purtroppo non si può generalizzare e trovare una marca migliore per tutti, a seconda della conformazione del pancino e dei cosciotti di un bimbo nelle diverse fasi di crescita un pannolino può risultare più o meno adatto e ciò non è facilmente prevedibile a priori (per questo motivo la maggior parte delle mamme che utilizzano pannolini lavabili consigliano di non fare un acquisto unico ma di provarne più tipologie per trovare quella giusta per il proprio bimbo).
  • Cattivi odori. Tenere un bidone pieno di pannolini sporchi per alcuni giorni può risultare spiacevole per l’odore di ammoniaca che si sviluppa quando il bambino comincia ad essere svezzato e ad assumere proteine diverse da quelle contenute nel latte materno. Un bidone con coperchio e l’eventuale uso di poche gocce di olio essenziale di lavanda o “tea tree” ridurrà di molto il problema.
  • Dermatiti da pannolino. Se è vero che i pannolini usa e getta possono generare irritazioni della cute a causa dei composti chimici con cui vengono confezionati e la scarsa traspirazione (questo fenomeno potrebbe dipendere da svariati fattori tra i quali la qualità del pannolino e la frequenza di sostituzione, la sensibilità del bambino), i pannolini lavabili in tessuto naturale come il cotone e il bambù, se cambiati poco frequentemente (ad esempio durante le ore notturne), possono causare l’insorgenza di dermatiti da pannolino e la macerazione poiché la superficie a contatto con la cute resta umida. Il problema non si pone con i pannolini con l’interno rivestito in micropile o coolmax, tessuti sintetici che fanno passare l’urina agli strati assorbenti mantenendo la pelle più asciutta.
  • Durante le uscite o le vacanze. Quando si va in vacanza in hotel o in posti dove la lavatrice non è disponibile o richiede costi aggiuntivi l’utilizzo dei pannolini lavabili può essere difficoltoso. Personalmente ho preferito optare in questi brevi periodi per l’uso degli usa e getta. Per le uscite di poche ore o una giornata soltanto invece il problema non si pone perché sono in vendita piccole sacche impermeabili da mettere in borsa che permettono di stoccare in tasche separate i pannolini puliti e sporchi senza far fuoriuscire gli odori.
  • Preferirei e consiglierei comunque i pannolini usa e getta in caso di dissenteria o infezioni da funghi, questo per facilitarne l’eliminazione. Se lavati correttamente i pannolini lavabili non sembrano causare l’insorgenza di infezioni o favorire la comparsa di dermatiti da pannolino.
  • Asilo nido. Non tutte le strutture accettano l’utilizzo dei pannolini lavabili per motivi di praticità o igiene. Talvolta è possibile mediare fornendo modelli di semplice utilizzo, una sacca impermeabile per lo stoccaggio e/o concordando di utilizzarli sono per l’ultimo cambio all’uscita.
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