Benefici e modalità di esecuzione di un semicupio

Cosa è un semicupio?

Vasca per semicupio. Fonte: Clara Barton National Historic Site

Vasca per semicupio.
Fonte: Clara Barton
National Historic Site

Il “semicupio” è un bagno, solitamente caldo, che consiste nell’immersione in acqua del perineo (lo spazio tra l’ano e i genitali) per alcuni minuti (di solito tra i 15 e i 20 minuti) mantenendo le gambe ed il resto del corpo fuori dall’acqua. Una procedura molto semplice e alla portata di tutti.

In origine il termine “semicupio” indicava un tipo di vasca corta e con spalliera (VEDI FOTO), usata per un bagno parziale fatto stando seduti.

L’immersione della sola regione perineale consente l’applicazione locale del calore umido evitando la vasodilatazione generalizzata (e quindi la possibile sensazione di imminente svenimento) che si verifica quando si immerge l’intero corpo nell’acqua calda.

Quando eseguire un semicupio?

Il semicupio può essere eseguito tutti i giorni durante l’igiene personale oppure al bisogno per fornire sollievo dal dolore o dal prurito nella zona perineale, dal malessere dovuto a processi infiammatori della cavità pelvica o ancora, secondo alcuni, per trattare alcune infezioni o disfunzioni. Ad esempio, potrebbe essere eseguito nel caso di dolori dovuti ad emorroidi prolassate (il calore sembra indurre un certo rilassamento muscolare perineale; contrariamente a quanto si crede l’acqua calda riduce lo spasmo e induce il rilassamento degli sfinteri favorendo la riduzione della congestione delle emorroidi e del dolore; il freddo, e peggio ancora il ghiaccio, viceversa tendono ad indurre spasmo sfinterico con  effetto “laccio” proprio sui tessuti prolassati) o ragadi anali, a edemi dell’apparato genitale e nei casi di spasmi muscolari dolorosi a livello perineale.
Ancora, alcuni studi ne indagano l’efficacia come rimedio naturale nei casi di incontinenza urinaria o fecale e sembra anche essere una pratica post-parto molto utilizzata dalle donne nigeriane.
Alcune persone usano sottoporsi a semicupi regolarmente ritenendolo semplicemente un metodo per purificare il perineo.
Il semicupio non richiede la prescrizione medica; tuttavia, è consigliabile consultare un Professionista sanitario di fiducia nel caso siate stati recentemente sottoposti a interventi chirurgici, indagini diagnostiche o siate affetti da problemi di salute interessanti la zona perineale (es. chirurgia ano-rettale, chirurgia delle emorroidi, cistoscopia, chirurgia vaginale, cistite emorragica, episiotomia o lacerazioni post-parto, chirurgia urologica e prostatectomie).

Come eseguire un semicupio caldo?

La procedura per l’esecuzione di un semicupio prevede l’utilizzo di un comune bidet (preventivamente pulito) o di apposite mini-vasche o bacinelle e di acqua calda pulita (usando una normale vasca non si ottiene lo stesso scopo e si vanificano gli effetti e i vantaggi dell’applicazione locale del calore).
A seconda delle indicazioni e dell’eventuale prescrizione, si possono anche aggiungere all’acqua piccole quantità di sostanze al fine di aumentarne o diminuirne l’acidità (es. per trattare infezioni da funghi) o di creare una soluzione lenitiva.
  1. Prima di iniziare predisporre l’occorrente per asciugare la cute perineale dopo il semicupio;
  2. Verificare che il pavimento circostante il bidet sia asciutto e libero da potenziali pericoli (es. tracce di sapone o d’acqua oppure tappeti non gommati che possono aumentare il rischio di scivolamento). Nel caso in cui il soggetto che esegue il semicupio sia molto anziano, abbia valori di pressione solitamente molto bassi o abbia difficoltà di movimento sarebbe auspicabile la sorveglianza e/o assistenza durante la procedura e soprattutto durante il passaggio dalla posizione seduta a eretta.
  3. Sedersi stabilmente sul bidet piegando le ginocchia in modo da assumere una posizione comoda.
  4. Iniziare a riempire lentamente il bidet con acqua fino a quando il perineo non si trova immerso per 3-4 cm. L’acqua calda va immessa gradualmente e va mantenuta ad una temperatura costante di circa 40°C. In pratica l’acqua dovrebbe essere calda ma non calda al punto da causare ustioni o disagio. Se non è disponibile un termometro (es. quelli usati per i bagnetti dei bambini) è possibile verificare la temperatura dell’acqua provando con qualche goccia sulla parte interna del polso.
  5. Mantenere il perineo in immersione a temperatura costante per circa 15-20 minuti al massimo. Se il dolore o il prurito peggiorano o se il perineo diventa gonfio o eccessivamente rosso arrestare il semicupio e contattare un Professionista sanitario.
  6. Terminato il semicupio sollevarsi lentamente ed asciugarsi con un asciugamano di cotone morbido e pulito evitando di strofinare, tamponando la cute.
  7. Pulire e disinfettare accuratamente il bidet o la bacinella utilizzata.
Se il semicupio porta sollievo, eseguirlo fino a tre o quattro volte al giorno fino a guarigione o definitiva scomparsa dei sintomi.
Dopo aver eseguito un semicupio è solitamente possibile tornare immediatamente alle normali attività.

Quali sono i rischi reali di un semicupio?

Come visto, il semicupio è un trattamento semplice e non invasivo, che solitamente comporta pochissimi rischi per la salute. Un evento negativo più comune (anche se raro) è l’infezione del perineo; ciò si può verificare se si effettua un semicupio in presenza di una ferita chirurgica non ancora ben cicatrizzata o non si effettua un’accurata pulizia del bidet (o di altro mezzo utilizzato).
Ulteriori ma remoti rischi sono rappresentati dalle ustioni del perineo (dovute ad un inaccurato o incostante controllo della temperatura dell’acqua durante l’immersione o ad una scarsa sensibilità della cute), da fenomeni di abbassamento della pressione arteriosa (dovuti ad un rapido passaggio dalla posizione seduta a eretta in soggetti già predisposti o che assumono importanti terapie antipertensive) o dal rischio di apertura di ferite chirurgiche non ancora del tutto cicatrizzate se suturate con alcune tipologie di fili di sutura assorbibili.

In conclusione, sebbenenon vi siano importanti prove di efficacia in termini di attenuazione del dolore o di guarigione delle ferite, l’esecuzione del semicupio risulta essere una pratica semplice, non invasiva e alla portata di tutti che, salvo accertate controindicazioni o condizioni, potrebbe produrre sollievo e quindi meriterebbe di essere considerata un possibile “rimedio naturale” da valutare in caso di necessità come alternativa, ad esempio, all’assunzione di farmaci.


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